ADDIO “THE MARVELUS”

(Il mondo intero piange il mito Marvin Hagler, morto a 66 anni)

di Andrea Iuracà

Non è possibile, non ci crediamo o non ci vogliamo ancora credere, il mondo intero piange Marvin “The marvelus” Hagler, campione del mondo di boxe e dominatore indiscusso dei pesi medi dal 1980 al 1987.

E’ morto improvvisamente all’età di 66 anni nella sua casa di Bartlett, New Hampshire, Stati Uniti.

A darne la triste notizia è stata la moglie Kay Guarrera, di origini italiane, con la quale era sposato da 21 anni senza però rendere note le cause della morte.

Con lui se ne va un altro pezzo di storia memorabile, della boxe ma non solo, della cultura di massa in generale; apprezzatissimo per il suo inconfondibile stile ambidestro e per il suo fisico bellissimo e statuario, caratteristiche che gli valsero il più calsante dei soprannomi “The marvelus – il meraviglioso”.

Marvin era un mito anche fuori dal ring, amava l’italia tanto da vivere a metà tra gli states e Milano, dove era frequentissimo incontrarlo per le vie del centro sempre disponibile a scambiare battute a regalare foto, autografi, strette di mani e sorrisi.

Mancherà a tutti Marvin meraviglioso, subito i messaggi di cordoglio dagli addetti al settore, da ex colleghi o semplicemente da ammiratori di sport.

Sapeva trascinare Hagler, sapeva dare peso ai sacrifici della vita ed era determinato nel raggiungere i propri obbiettivi, memorabile in un intervista affermò: “se mi aprissero questa testa rasata troverebbero un guantone dentro, è la mia vita ed io non so fare altro”, e lo faceva da dio aggiungiamo noi, boxava di destro e di sinistro in egual maniera senza trovare differenza.

Ma Hagler sapeva dare voce anche ai denigrati, ai sottovalutati ed agli esclusi, come fece intendere in un altra sua intervista: “sono americano ma vivo molto anche in italia, qui mi sono appassionato al calcio anche ed in particolar modo alla Sampdoria, perchè? semplice perchè mi piacevano i colori in primis, ma anche perchè è considerata un hunderdog ed è sottovalutata proprio come fecero con me, eppure io, Vialli, Mancini e Gullitt ci siamo divertiti”.

E’ vero vi siete divertiti ma soprattutto ci avete fatto divertire e per questo oggi il mondo deve dirti grazie ed omaggiarti come solo un campione vero e Meraviglioso come te merita.

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